Ho scoperto Uncò Magazine per caso attraverso Gaia Segattini, che con filati, uncinetti e macchinari per me fantascientifici realizza a maglia svariate tipologie di accessori, pezzi di arredamento, oltre a creare dei workshop in cui coinvolge sempre più persone in quest’arte incredibile.
Uncò Magazine è davvero interessante ed è davvero un bel posto dove passare del tempo.
Loro si definiscono così: “Uncò è un progetto sull’attualità della comunicazione. Uncò in dialetto padovano significa Oggi. Oggi dov’è la comunicazione, o almeno, certa comunicazione?”
Ed è questa, ovvero la “comunicazione”, davvero una questione interessante che per me è sempre stata al centro.
Mai come in questi anni, con gli strumenti che abbiamo, definire la comunicazione di qualità è stato più importante.
Uncò segue un paradigma per me affascinate mentre parla di comunicazione: fa parlare la gente, fa riflettere chi legge attraverso le esperienze di altri, che le raccontano in un apposito spazio.
Ho passato del tempo a leggere le interviste e ho virtualmente conosciuto molta gente interessante, vissuto le loro storie e imparato cose utili, alcune storie mi hanno affascinato, altre hanno destato ammirazione.
Irene D’Agati, una persona gentilissima e preparatissima con la quale ho scoperto di avere almeno una mania in comune mi ha fatto alcune domande e con grande piacere mi sono trovato a raccontare cose di me e delle mie esperienze passate che grazie a lei sono tornate in superficie, permettendomi di farmi conoscere un pò di più, un’esperienza piacevole soprattutto grazie al supporto di Irene.
L’intervista si trova qui:
Intervista con Cristiano Berto
Ma non solo questo, se volete conoscere tutte le cose che Uncò realizza e propone, fatevi un giro sul suo sito, penso che vi piacerà.
Stupenda la piccola selezione di prodotti dello shop
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